Proxmox ha rilasciato la versione 7.1 di Proxmox Virtual Environment, la sua piattaforma di gestione della virtualizzazione dei server. La versione più recente è basata su Debian Bullseye 11.1 (utilizzando il kernel Linux 5.13) e comprende aggiornamenti alle tecnologie open source per ambienti virtuali, come QEMU 6.1, LXC 4.0, Ceph Pacific 16.2.6 e ZFS 2.1.
Proxmox ha rilasciato la versione 7.1 di Proxmox Virtual Environment, la sua piattaforma di gestione della virtualizzazione dei server. La versione più recente è basata su Debian Bullseye 11.1 (utilizzando il kernel Linux 5.13) e comprende aggiornamenti alle tecnologie open source per ambienti virtuali, come QEMU 6.1, LXC 4.0, Ceph Pacific 16.2.6 e ZFS 2.1.
Aggiornamento 12/29/21 – Abbiamo pubblicato un approfondimento su Sicurezza Proxmox VE 7.1
Proxmox VE7.1
Proxmox Virtual Environment 7.1 è evidenziato da una serie di nuove funzionalità, come la possibilità di impostare la conservazione del backup per processo di backup tramite GUI. Ciò significa che gli utenti possono ora impostare policy di backup intelligenti per ciascun lavoro non solo dall'API e dalla CLI, ma anche tramite l'interfaccia web.
I processi di backup nella versione più recente di Proxmox VE presentano un nuovo demone di pianificazione più flessibile denominato "pvescheduler". Possono anche essere etichettati come protetti, il che significa che non possono essere sfoltiti o eliminati senza prima rimuovere manualmente il loro stato di protezione.
Anche le funzionalità per le macchine virtuali vedono alcuni miglioramenti con 7.1. Ad esempio, gli utenti di Proxmox VE possono ora aggiungere il Trusted Platform Module (TPM) 2.0 a qualsiasi VM, operazione che viene eseguita semplicemente selezionando una casella nell'interfaccia web. Inoltre, la funzionalità di avvio sicuro UEFI è ora integrata e abilitata nel pacchetto QEMU e la procedura guidata di installazione aggiornata consente di selezionare TPM v2.0 e UEFI. Le VM appena create supportano anche la verifica di avvio sicuro e hanno la possibilità di preregistrare la distribuzione Linux e le chiavi Microsoft.
Ecco alcune delle altre nuove funzionalità e miglioramenti indicati da Proxmox:
- I contenitori in Proxmox VE 7.1 ora supportano Fedora 35 e Ubuntu 21.10 nonché le distribuzioni AlmaLinux e Rocky Linux, inclusi i modelli. I modelli di contenitori possono essere compressi con l'algoritmo di compressione open source senza perdita di dati Zstandard (Zstd). Per i contenitori nuovi e non privilegiati creati tramite l'interfaccia web, la funzionalità di annidamento è abilitata per impostazione predefinita. Ciò garantisce una migliore interoperabilità con le moderne versioni di systemd utilizzate nei modelli più recenti.
- L'autenticazione a due fattori (TFA) è stata ulteriormente migliorata. Per migliorare il controllo degli accessi, è possibile configurare più secondi fattori per un singolo account. Sono state aggiunte WebAuthn (sostituendo U2F) e chiavi di ripristino una tantum. Tutto questo può essere configurato dall'interfaccia web.
- La creazione di guest virtuali con più dischi è stata semplificata. È ora possibile aggiungere ulteriori dischi dalla procedura guidata di creazione, eliminando la necessità di aggiungerli dopo aver creato la VM o il contenitore.
- I dischi SCSI e Virtio VM possono essere contrassegnati come di sola lettura.
- Ceph: più istanze CephFS sono supportate in Proxmox VE 7.1. La configurazione di cluster Ceph esterni tramite API è ora completamente supportata.
Disponibilità di Proxmox VE 7.1
Proxmox Virtual Environment è un software gratuito e open source ed è disponibile come immagine ISO scaricabile che può essere installata su bare metal.
- Gli aggiornamenti della distribuzione dalle versioni precedenti di Proxmox VE sono possibili tramite APT
- Gli utenti possono anche installare Proxmox VE 7.1 su Debian Bullseye
Aggiornamento 12/29/21 – Abbiamo pubblicato un approfondimento su Sicurezza Proxmox VE 7.1
Scarica Proxmox Virtual Environment versione 7.1
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